Educazione e quotidianità
La buona educazione dei bambini si riflette in tutte le attività quotidiane, individuali e familiari. Per questo è importante renderli partecipi in tutto quello che accade attorno a loro, dalla cucina alla spesa.
Imparare divertendosi
Molti di voi staranno pensando “Ma ai bambini non interessa fare la spesa”, e ora io vi rispondo: I bambini nascono dicendo che fare la spesa non gli interessa? No! Le abitudini dei nostri figli, buone o cattive che siano, sono frutto della nostra educazione. Allora potete ben immaginare che abituarli alla vita di tutti i giorni e insegnargli l’impegno e le necessità è una nostra responsabilità. Ma come facciamo a insegnare ai bambini che fare la spesa non è poi così male?
6 trucchi semplici ed efficaci
Per venire incontro alle necessità educative dei genitori nella gestione delle abitudini di vita, la FEduF, Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, ha stilato una breve lista di consigli per genitori ed insegnanti. Grazie a questi 6 brevi punti i bambini impareranno il valore del denaro e della spesa responsabile, diventando così adulti consapevoli.
Rendere i bambini protagonisti
Essere al centro dell’attenzione, anche in modo indiretto, rende tutti i bambini contenti e partecipi. Per insegnargli a riflettere su come spendere il denaro con parsimonia è importante che si divertano. Fate in modo che preparino la lista della spesa scrivendo o elencando quello che serve. Una volta arrivati in cassa fatevi aiutare a confrontare la lista con gli acquisti, e spiegate il perchè dei tanti intrusi che troverete e lanciate una sfida: La prossima volta ce ne saranno meno!
Insegnare il concetto di risparmio
Dal punto precedente potete iniziare ad impartire il concetto di risparmio, magari mettendo in mezzo la fantasia. I piccoli potrebbero immaginare le corsie del supermercato come strade colorate in cui cercare i prodotti che costano meno. Insegnategli a leggere le etichette e a confrontare prezzi e quantità, così che imparino come fare spese risparmiando qualcosina.
Insegnare il rapporto tra prezzo e qualità
Chiedete ai vostri figli di scegliere la frutta più bella che costi meno, noteranno che più basso sarà il prezzo, più la frutta sarà ammaccata. Oppure fategli notare che le cose confezionate, poco naturali, costano sempre meno di quelle genuine e fresche. Così come i prodotti esteri costano meno di quelli locali, in questo modo saranno sempre più consapevoli che risparmio non sempre significa bontà.
Educateli a non sprecare
Educare i bambini a fare la spesa non è solo una questione economica, gli acquisti alimentari infatti girano anche attorno alla sfera ambientale. Gli sprechi sono un problema generale, spesso dovuto all’acquisto di quantità di materie prime eccessivo rispetto ai consumi di casa. Insegnate ai bambini a comprare elementi sfusi, così da poter comprare giusto la quantità che serve. Questo inoltre aiuta a far acso allo spreco di plastica dovuta agli imballaggi, assente nei prodotti sfusi, aiutando così il mondo intero.
Parola d’ordine sostenibilità
Ma non è solo la plastica a preoccuparci, da dove viene il cibo che compriamo? Parlando con i vostri bambini insegnategli che anche il cibo deve essere ecosostenibile. Comprare frutta e verdura di stagione riduce l’utilizzo dei pesticidi usati nelle serre. Comprare cibo biologico riduce l’uso di fertilizzanti che annullano le porprietà del cibo. Questo è un esempio che può mettere in luce come i prodotti più costosi spesso siano i più buoni. Per farlo capire ai più piccoli potete usare qualche riferimenti diretti, ad esempio “Quando si mangiano le castagne? Quando fa freddo. E i pomodori? In estate in riva al mare!”.
Aiutateli a gestire un piccolo budget personale
I bambini quando si trovano in mezzo alle mille leccornie del supermercato spesso chiedono tantissimi vizi. Per fargli capire che ad ogni acquisto corrisponde una perdita di denaro concedetegli un piccolo budget personale. Con questi pochi euro permettetegli di comprare ciò che vogliono, ma hanno solo quelli. Fategli fare i conti con loro stessi quando faranno acquisti poco utili e non avranno abbastanza soldi per comprare qualcosa che davvero gli serve (almeno non fino alla spesa successiva). Così impareranno che, risparmiando sempre di più, potranno acquistare le cose a cui più tengono.
