Lo svezzamento è un momento fondamentale della vita dei nostri bambini, le loro abitudini alimentari li accompagneranno per tutta la vita e sta a noi dargli una buona base di partenza, supportando i loro gusti ma anche educandoli.
Tante paure ed insicurezze, come iniziare col piede giusto
Il passaggio da un’alimentazione basata solo sul latte (materno o meno) ad un piano alimentare vario ed articolato non è cosa facile, ci sono tantissime variabili a cui bisogna prestare attenzione per evitare spiacevoli conseguenze come allergie, intolleranze o lo sviluppo di cattive abitudini.
Noi genitori siamo responsabili dei nostri figli, per questo spesso siamo sommersi dalle paure: riuscirò a non fargli fare i capricci? Si sentirà male? Posso fare quello che sto pensando di fare? State tranquilli, ci passiamo tutti in questo limbo di incertezze, ed in un modo o in un altro ne usciamo, ma se vi sentite sopraffatti dai vostri pensieri continuate a leggere l’articolo per mettere in ordine le idee!
Quando iniziare lo svezzamento
Che sia biologico o che sia convenzionale lo svezzamento ha dei tempi più o meno precisi per svolgersi, i dottori consigliano di non iniziarlo prima dei 6 mesi compiuti, e di mantenere la consumazione del latte per il 50% dell’alimentazione dei piccoli almeno fino ai 12 mesi. In realtà ogni bambino ha i suoi tempi e per capire quando è il momento giusto per iniziare a fargli porovare nuovi alimenti dobbiamo solo osservarli per verificare:
la capacità di stare seduto;
l’arrivo dei primi dentini;
il movimento della mano che porta il cibo alla bocca;
un piccolo interesse verso ciò che vede sul tavolo;
la capacità di bere da un bicchiere.
Solitamente all’insorgere di questi comportamenti i bambini sono pronti a mangiare (quasi) come gli adulti. Ma non dimentichiamola parte più importante, per poter mangiare tranquillamente il piccolo deve essere in buona salute, non deve essere stato appena vaccinato e deve essere nutrito da qualcuno che possa dedicarsi a lui per tutti i pasti dello svezzamento, garantendo continuità.
Cosa fare o non fare durante lo svezzamento
Quando si parla di alimentazione, che è parte integrante della vita di tutti a partire dallo svezzamento, sono tante le paure che nascono e le responsabilità che sentiamo sulla schiena, soprattutto quando fronteggiamo questo cambiamento per la prima volta. Ma niente paura, bisogna seguire solo qualche piccola regola:
è consigliato inserire nella dieta un alimento alla volta, in media ogni 3 giorni, così da poter collegare eventuali reazioni allergiche o delle intolleranze ad un alimento preciso.
Se il vostro bimbo rifiuta qualche alimento, non demordete, provate a proporglielo in un altro momento, prima o poi lo accetterà. Non evitate mai di dargli cibi che credete non gradiscano, darete il via ad inutili capricci che potrebbero essere evitati.
Non mescolate troppo gli alimenti tra loro, così che i bambini possano imparare a riconoscere cosa gli piace più di altri alimenti e che voi scopriate le loro preferenze.
Concentratevi sulle proprietà di carne e verdure, senza usare troppa acqua, così preserverete tutti i nutrienti.
Divieto assoluto per l’uso di zuccheri o sale.
Prepara le prime pappe in piccole dosi, per evitare gli sprechi.
Usate sempre il cucchiaino, così il bambino imparerà a deglutire cibi più solidi del latte.
Se il piccolo dimostra di essere sazio non forzatelo, il cibo deve essere un piacere, non un obbligo.
Lasciatelo mangiare da solo quando vorrà e permettetegli di usare le mani.
Il primo pasto non latteo dovrebbe essere dato a pranzo, in modo che eventuali problemi digestivi possano essere affrontati con calma e non durante le ore notturne.
Lo svezzamento è più facile a farsi che a dirsi, fatevi guidare dal vostro istinto genitoriale e dai vostri bambini e state tranquilli che tutto andrà per il meglio!